Le migliori canzoni per viaggiare. Con gli indirizzi che le hanno ispirate.
La musica fa sempre viaggiare, ma quando la canzone ti dà anche l’indirizzo, nel titolo o nel testo… beh, che volete di più?
Un grande omaggio degli Stones all’indirizzo della Chess Record di Chicago, dove hanno suonato Willie Dixon, Muddy Waters, Chuck Berry, Bo Diddley e Howlin’ Wolf. Correva l’anno 1964 e il disco era Five by Five.
Là sotto i cieli blu di periferia… canta malinconico, surreale e magnetico il baronetto Paul McCartney. La canzone è una delle più belle del periodo Beatles e la lane si trova, ovviamente, a Liverpool.
Ci sono posti che entrano nell’immaginario e restano inalterati a distanza di decenni. Uno di questi è Via del Campo, nella vecchia Genova. Ascoltate la canzone di Faber nell’arrangiamento della PFM.
L’album è eloquentemente intitolato The number of the Beast e gli Iron Maiden se la giocano a modo loro dissacrando uno degli stereotipi britannici: Acacia Avenue, infatti, è il tipico indirizzo della classe media, un po’ come la via dei Platani di Paperino. La strada della canzone, comunque, esiste davvero e si trova a Hornchurch, vicino a Londra.
I ‘dylanologhi’ più agguerriti si interrogano da sempre su dove si trovi di preciso questa via. Per qualcuno corrisponde all’indirizzo del Greenwich Village dove Dylan visse qualche tempo, per altri a quello della University of Minnesota, dove studiò. Ai posteri l’ardua sentenza.
Che cosa si prova ad aspettare il proprio uomo con 25 dollari in mano al numero 125 di Lexington Avenue, New York, avendo un certa fretta che arrivi? Chiedetelo a Lou Reed, che vi racconterà tutto in I’m Waiting for the Man, storico brano dell’epoca Velvet Underground. Stupefacente, in tutti i sensi.
I Troggs ci hanno regalato quel capolavoro che è Wild Thing e forse questa non è la loro canzone migliore. Però è una figlia perfetta del suo tempo, perché racconta le contestazioni degli anni ’60. A proposito della residenza del primo ministro, 10 Downing Steet, dice senza girarci attorno e con una certa ossessività: “Questo è il posto dove nascono tutte le regole che ci riguardano”.
No, questa Avenue non si trova a Manhattan, ma a Belmar, nel vicino New Jersey, dove il Boss si fece le ossa e mise insieme la E Street Band. Nella canzone parla anche di sé, sotto lo pseudonimo di Bad Scooter, e delle difficoltà di quegli anni ruggenti.
Le canzoni di Tom Waits hanno sempre testi molto intensi. Questa è dedicata a Whittier, la sua città natale in California, e all’amico d’infanzia Kipper, colpito dalla poliomielite. Tutto l’album, Blue Valentine, è bellissimo.
Una delle canzoni più belle di Guccini, tutta dedicata all’America e al mito che ha rappresentato, nel bene e nel male, per la sua generazione. Immortali le parole: “E immagino tu e lui, due americani sicuri e sani, un poco alla John Wayne, / portare avanti i miti kennedyani e far scuola agli indiani: / amore e ecologia lassù nel Maine.”