“Il turismo ripartirà come negli anni Cinquanta”. Ma come era il turismo negli anni Cinquanta?
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Ma come era davvero il turismo negli anni Cinquanta? Era per molti, ma non per tutti. Anzi, decisamente per pochi. All’indomani della fine della Seconda guerra mondiale l’articolo 36 dalla nostra modernissima Costituzione sancisce il diritto al riposo retribuito dei lavoratori, «il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi». Ovvero si certifica la nascite delle ferie, anche se diversi impiegati urbani le avevano già. Eppure la situazione economica del Paese è ancora quella che è: negli anni Cinquanta solo un dieci per cento della popolazione va in vacanza, il boom economico deve ancora venire. Per chi le faceva erano comunque vacanze lunghe, venti giorni concentrati ad agosto, con la chiusura totale di uffici e fabbriche, le città che serravano come fosse un ordine ministeriale e i paesi che si riempivano di chi in qualche modo tornava a casa. I ricchi, le famiglie borghesi avevano case in montagna e al lago, andavano in riviera e se la godevano, gli altri guardavano, anelavano, facevano economia per l’anno dopo.
Soggiorno romano di due gemelle scandinave, Britt e Kereti Stahle © Archivio fotografico Touring Club Italiano
E allora tutti a vedere la bella Taormina, che sembra quella raccontata da Goethe, ma certo ha grandi alberghi e anche un casinò. Altrimenti che jet set sarebbe? E poi Capri, oh Capri, la quintessenza dell’idea d’Italia, la Mecca del turismo elitario: stravagante, eccentrica, trasgressiva, ma anche colta con tutti quegli scrittori che la sceglievano come ritiro estivo. Non ancora la Capri dove Jacqueline Kennedy camminerà a piedi nudi lanciando una moda, ma certo una Capri da Dolce Vita.
Duomo di Pisa, 1965 © Archivio fotografico Touring Club Italiano
Già, la Dolce Vita. Quanti stranieri avrà portato in Italia il film di Federico Fellini da quel 5 febbraio 1960 quando a Roma, al cinema Capitol andò in scena la prima? Quanti stranieri avranno sognato un giro in lambretta, un incontro con il bel Marcello e un tutto nella fontana di Trevi? Ah, se il turismo ripartisse come negli anni Cinquanta. Che anni fantastici che avremmo di fronte.
Firenze, 1964 © Archivio fotografico Touring Club Italiano