Una strada tematica che collega i siti della memoria della Seconda Guerra Mondiale, dalla Francia all’Olanda alla Germania. Un viaggio che è un progetto europeo per celebrare la pace, da percorrere in treno e a breve a piedi o in bicicletta
Doveva essere inaugurata a giugno ma è stata messa in pausa dalla pandemia, come tutti: la Liberation Route Europe sarà un unico sentiero pan-europeo che collegherà l’Inghilterra a Berlino. Una prima tratta, quella con partenza tedesca, è stata ritardata a maggio 2021, il resto chissà. Però, il risultato finale è ambizioso, si parla di oltre 3.000 km di sentieri che vogliono fare concorrenza al cammino di Compostela.
La Liberation Route Europe nasce dalla volontà di attori istituzionali, culturali, e associativi: ci sono certo degli antichi veterani, ansiosi che la memoria non vada persa ma anche le istituzioni europee di Bruxelles che vogliono ricordare il valore dell’Europa unita, basata sulla pace dei suoi paesi membri. Ma soprattutto ci sono gli attori locali per un itinerario che, messe da parte le grandi città, ti immergono nella vita dei borghi e delle campagne del nord-Europa.
Un trekking seguendo i vettori della Memoria
Con 3.000 km previsti, la Liberation Route Europe si appoggia su una tracciatura di sentieri pre-esistenti, ormai collegati fra di loro con la tematica della Memoria. A termine, l’insieme del percorso sarà completamente marcato con il lavoro dell’architetto americano Daniel Libeskind che ha progettato una serie di “vettori”, come li ha battezzati, ossia delle installazioni che confermano il tracciato. I primi di questi vettori saranno installati in Normandia, vicino alle spiagge dello sbarco degli Alleati. Sentieristicamente parlando l’itinerario è ancora allo stato di bozza, ed è poca l’informazione al riguardo: una mappatura totale non è stata ancora comunicata.
Per collegare i diversi luoghi tematici, in attesa della tracciatura di tutti i sentieri, per ora il miglior amico resta il treno, spinto in avanti dall’Interrail pass, che i viaggiatori nati negli anni Ottanta conoscono bene. Un pass europeo che ti permette di salire e scendere da tutti i treni europei. Un viaggio che comincia sulle spiagge della Normandia, passa da Parigi per correre sulle rotaie sempre più a nord: tra Olanda e Germania.
OLANDA
Il treno ci porta in Olanda, passando dal Belgio. Fa freddo, piove e il vento soffia, quasi a volere ricordare come il clima può essere nemico. In questo Paese si è tenuta una delle più importanti battaglie del fronte. Quella del ponte simbolo dell’Operazione Market Garden vicino la cittadina di Nijmegen. Una volta allontanatosi dal centro pedonale e le sue biciclette, è sul ponte tra la città e Arnhem che ogni sera, al tramonto, si effettua una traversata silenziosa, accompagnati dalla graduale accensione delle lanterne. Organizzato da un’associazione di veterani, l’appuntamento è seguito ormai da un pubblico eterogeneo, turisti ma anche adolescenti o locali che si uniscono per camminare in silenzio durante una traversata pedonale di una decina di minuti. Si riparte in treno, facendo saltare allegramente le frontiere, il paesaggio non cambia radicalmente e solo l’annuncio del conducente ricorda che siamo ormai in Germania. Da nord si scende verso il sud, la meridionale baviera tedesca, per fermarsi a Norimberga.
IN GERMANIA
Storicamente una delle più vecchie città tedesche, Norimberga è stata distrutta al 90% dalle circa 5000 bombe degli Alleati che vi sono cadute. Eppure, il centro storico, ricostituito, è un’illusione perfetta. «Tutto quello che vi sembra vecchio è in realtà un fake al 95%», scherza la nostra guida, e politilogo, Andreas Clemens. Illusione resa possibile grazie alla meticolosità dell’amministrazione tedesca nel filo dei secoli: l’insieme della città era stata minuziosamente descritta al catasto, permettendo poi la ricostruzione precisa di praticamente ogni edificio. La città che è madre di due celebrità, il pittore Albrecht Dürer e i playmobil (e senza sorpresa potrete trovare anche un playmobil a immagine di Dürer), era stata, come tanti posti strategici sotto il nazismo, dotata di diversi bunker per proteggere la popolazione civile durante i bombardamenti, appoggiandosi anche su una fitta rete di cantine di birra sotterranee presistenti (“oltre 400”).
Raggruppati nel centro storico, uno ha particolarmente colpito la curiosità di Hollywood che se ne è liberamente ispirato per il film Monument men – «particolarmente poco credibile» non può fare a meno di commentare causticamente Andreas Clemens. Qui nell’Art Bunker, i nazisti misero al riparo (e nascosero) preziosi tesori, tra cui le insegne regali degli Imperatori del Sacro Romano Impero, diverse opere di Dürer ma anche l’altare gotico di Veit Stoss, sottratto questo alla cattedrale polacca di Santa Maria Maggiore a Cracovia. Ma quello che doveva essere un segreto fu rapidamente sulla bocca di tutti – “il mondo dell’arte è un mondo di pettegolezzi”, sogghigna ancora la nostra guida – e il bottino del bunker fu saccheggiato a più riprese.
Sulla strada della Memoria, Norimberga conta un’ulteriore tappa: il suo Documentation Center sulla nascita e sviluppo del Nazismo. Da accompagnare a passeggiate più bucoliche (e leggere) nel suo centro storico, tra strade ciottolate e ponti sospesi.
— COME ANDARCI ——
Come spostarsi
In treno con l’Interrail Global Pass valido su tutti i treni in Europa. Per un adulto in seconda classe: tariffe da 7 giorni/333€, 10 giorni (su 2 mesi)/401€. È possibile caricare sul treno anche con la propria bicicletta. Più dettagli su: www.interrail.eu
A piedi, itinerari da consultare sul sito della Liberation Route Europe, in inglese o francese.
Fonte: https://www.vanityfair.it/viaggi-traveller/vacanze/2020/10/18/liberation-route-europe-dalla-normandia-norimberga-treno-piedi-o-bicicletta