Best in travel: i viaggi più belli del 2022 secondo Lonely Planet
Dopo più di un anno trascorso senza viaggiare abbiamo voglia di andare molto lontano, esplorare posti dove la natura è ancora vergine e meravigliosa e, con lo stesso occhio attento, cercare angoli sconosciuti anche delle città più note: lo conferma la Best in Travel 2022, il volume con cui ogni anno – tranne quello appena trascorso – Lonely Planet ci consiglia dove andare per vivere il mondo che cambia. Un libro imperdibile per gli appassionati di viaggi che torna puntuale in libreria mentre la pandemia dà i primi segni di cedimento, il settore turistico messo in ginocchio dal Covid riprende lentamente fiato, il mondo timidamente «riapre».
Invariata la formula, nella Best in Travel 2022 ci sono come sempre tre top ten (le trovate tutte nella gallery alla fine di questo articolo) dedicate ai migliori Paesi, Regioni e Città: classifiche
che sono il frutto del giudizio di viaggiatori esperti che consigliano il meglio da provare scegliendo ogni meta perché è «attuale, stimolante ma anche sostenibile».
Le mete
Le trenta destinazioni scelte condensano la grande varietà del mondo. Ad esempio, nella classifica dei Paesi al primo posto si piazzano le Isole Cook grazie al loro mare pazzesco e tradizioni intatte, di fianco ad altri paradisi come la Norvegia e Mauritius ma anche mete più vicine e possibili per noi, come la Slovenia che è sempre più verde e l’Egitto: secondo gli autori va riscoperto anche perché il 2022, tra gli altri anniversari, è l’anno della centenario della scoperta della tomba di Tutankhamen che si festeggia con nuovi musei ed eventi.
Tra le Regioni spiccano invece le montagne dei Fiordi Occidentali, e cioè la zona più selvaggia della selvaggia Islanda, accanto a mete note come il West Virginia ma anche Atacama, in Cile, che è il deserto più antico, elevato a arido del Sud America (il posto -scrive Lonely – «per sentirsi davvero su un altro pianeta»).
Per le Città, poi, è in testa Auckland, scelta come esempio perfetto di come si trasforma la crisi in opportunità dato che dopo la pandemia, secondo gli autori della guida, la capitale neozelandese è completamente rifiorita. Ed è in questa top ten che, accanto a mete prima prima impensabili come Lagos (capitale della Nigeria) compare anche l’Italia: a rappresentarci quest’anno c’è una Firenze più bella che mai. Nel momento del «nuovo Rinascimento» la «culla del Rinascimento» non poteva mancare, e il motivo per cui è stata scelta dagli autori è proprio che non si è adagiata sulla sua bellezza, ma ha saputo valorizzarla, anche proponendo esperienze che consentono di andare oltre le meraviglie del suo affollato centro storico e di scoprirne un lato sconosciuto (per esempio, sapevate che la street art in città è in fermento?).
Tutto cambia (anche noi)
È il ritratto di un mondo che cambia, insieme alle preferenze dei viaggiatori reduci da quasi due anni decisamente fuori dall’ordinario in cui le città si sono svuotate insieme agli aeroporti, mentre però intanto continuavano a scendere i livelli di emissioni di carbonio dovuti ai viaggi, con livelli vicini a quelli ottimali per evitare di incrementare il già catastrofico riscaldamento globale.
«Mai come quest’anno, dopo una pausa forzata, sappiamo quanto viaggiare e avere la libertà di farlo sia una parte fondamentale della nostra vita», commenta Angelo Pittro, direttore per l’Italia di Lonely Planet. «Ora che la ripresa è finalmente in atto, dobbiamo guardare ai nostri viaggi in maniera più responsabile. Lonely Planet si è data il compito di dare risalto a quelle destinazioni che guardano al turismo in modo sostenibile e sono protagonisti del cambiamento necessario per proteggere luoghi fragili e comunità locali».\