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Viaggio in Giamaica tra le sue mille sfumature di blu
Dall’azzurro cristallino delle acque caraibiche al blu fluorescente della Luminous Lagoon, sono mille (almeno) le sfumature di blu che avvolgono quella che è considerata la meta dell’anno
Dall’azzurro cristallino delle acque caraibiche che circondano la Giamaica al blu fluorescente della Luminous Lagoon di Falmouth, dal turchese del Blue Hole di Ocho Rios allo smeraldo del Martha Brae River, dal celeste delle cascate Dunn’s River Falls fino al ceruleo del lago sotterraneo nella Green Grotto Cave, sono mille (almeno) le sfumature di blu che avvolgono l’isola considerata la meta “must see” dell’anno da Lonely Planet.
La Giamaica, insomma, è un vero paradiso per gli occhi, per la mente e per lo spirito. Qui è sempre estate e ogni momento dell’anno è buono per fare un tuffo nelle acque di oceano, lago o fiume che sia.
Gli indigeni taino chiamarono l’isola “Xaymaca”, che significa “terra del legno e dell’acqua”, una descrizione molto poetica che ne evoca le fitte foreste tropicali, le scenografiche cime delle Blue Mountains, ma anche le splendide spiagge di sabbia bianca, le cascate e i fiumi.
Dove andare in Giamaica
La Giamaica è piuttosto facile da esplorare in quanto i luoghi di maggiore interesse e le attrazioni non sono distanti l’uno dall’altro. Si può scegliere di fare base in una delle località più turistiche come Montego Bay, comoda perché a due passi dall’aeroporto internazionale, o a Negril, patria degli hippy e delle vacanze casual fin dagli Anni ’70 (ancora oggi ci sono diverse spiagge naturiste) con le sue spiagge borotalco, o ancora nella selvaggia Ocho Rios, famosa per la natura primordiale e per chi ama le vacanze avventurose, o nella terra dei pirati dei Caraibi a Port Royal.
Ma si può anche organizzare un tour itinerante, senza perdere alcuni dei luoghi top dell’isola e delle esperienze uniche che si possono fare solo qui (o in pochi altri luoghi al mondo).
Le spiagge giamaicane
Le spiagge sono tra i principali motivi che attirano i turisti in Giamaica. Alcune di esse sono state inserite nelle classifiche delle più belle al mondo, come la famosa Seven Mile Beach di Negril, più di undici chilometri di soffice sabbia bianca che si getta nelle acque trasparenti del mare, costeggiata da alcuni dei hotel più belli dell’isola, come l’Azul Beach Resort. Questa lunga striscia di sabbia bianca è visibile persino dal satellite.
Come Doctors Cave, a Montego Bay, le cui acque si dice siano particolarmente salutari. La spiaggia prende il nome da un medico, Alexander James McCatty, che ne era proprietario, a cui un tempo si accedeva tramite una grotta che oggi non esiste più, in quanto distrutta da un uragano che colpì la costa nel 1932. Negli Anni ’20, l’osteopata britannico Sir Herbert Barker visitò questa spiaggia e pubblicò uno studio in cui dichiarava che queste acque avevano un potere curativo, in quanto, lui stesso, ne aveva avuto beneficio dopo essersi immerso. Su Doctors Cave s’affaccia uno degli hotel più cool della zona, l’S Hotel.
O come la Dunn’s River Beach su cui si gettano le scenografiche Dunn’s River Falls, le cascate più alte della Giamaica (55 metri) che si possono risalire a piedi, le cui acque alimentano persino le cascate interne di uno dei resort più lussuosi della Giamaica, il Sandals Dunns River, aperto proprio quest’anno, situato sulla spiaggia borotalco di Ocho Rios. Ma le spiagge non sono le uniche attrazioni dell’isola.
La natura primordiale della Giamaica
La Giamaica merita di essere vista non soltanto per sdraiarsi su una delle sue soffici spiagge bianche affacciate sul mare cristallino. Non visitare alcuni paradisi naturali o provare alcune delle esperienze avventurose che offre sarebbe un vero peccato.
Se il Mar dei Caraibi regala centinaia di sfumature di blu, nell’entroterra se ne contano mille altre.
Nascosto nella foresta di Ocho Rios, per esempio, c’è uno spettacolare Blue Hole dove tuffarsi. Le acque color blu di Persia di questa meravigliosa piscina naturale sono alimentate da una poderosa cascata, quella delle Island Gully Falls, da cui ci si può lasciare (parzialmente) scivolare. Se si volesse dare un’immagine reale al biblico giardino dell’Eden assomiglierebbe molto a questo luogo.
Sulla costa di Negril, oltre alla barriera corallina dove fare snorkeling o da esplorare con le glass boat, imbarcazioni col fondo di vetro, ci sono anche delle ripide scogliere che non sono soltanto affascinanti da ammirare, specie se si arriva in barca, ma anche semplicemente se si ordina una Piña Colada al Rick’s Cafe, uno dei locali più iconici della Giamaica che regala un posto in prima fila sulle cliffs e su uno dei tramonti più spettacolari che si possono ammirare sull’isola, da cui, per chi non soffre di vertigini, è possibile lanciarsi nelle acque blu cobalto del punto più estremo dell’isola.
Nell’immediato entroterra della costa Nord, c’è una famosissima caverna, la Green Grotto Cave, che prende il nome dal colore delle alghe che ne ricoprono le pareti e che nasconde un lago sotterraneo dalle acque celesti apparso anche in una celebre scena di un film su James Bond, “Agente 007 – Vivi e lascia morire”, interpretato per la prima vota da Roger Moore, e che venne usata come covo segreto del cattivo di turno, Mr. Big (in Giamaica sono diverse le location dove sono stati ambientati i film di James Bond).
Nell’interno di Trelawny, sempre sulla costa Nord della Giamaica, corre un fiume sulle cui acque turchesi si può navigare a bordo di una zattera di bambù, proprio come facevano un tempo le popolazioni locali per trasportare i caschi di banane dall’interno dell’isola verso le città costiere. Si tratta del Martha Brae River e le zattere sono condotte da esperti naviganti.
Scivolare lentamente lungo questo fiume silenzioso osservando la natura selvaggia fatta di canne di bambù che spuntano dall’acqua (con cui si costruiscono le zattere), di giganteschi banyan, i cui rami s’intrecciano con quelli di decine di altre piante, banani e liane da cui potrebbe tranquillamente spuntare Tarzan da un momento all’altro e ascoltando solo il cinguettio dei colibrì e degli uccelli piangenti è una delle esperienze più autentiche e rilassanti che si possano fare in Giamaica.
Merita, infine, di essere vissuta una delle esperienze che solo in Giamaica, e in pochi altri luoghi al mondo, si possono fare: nuotare di notte nella bioluminescenza, un fenomeno per cui alcuni microscopici organismi emettono luce per via di una reazione chimica dovuta all’assorbimento di luce durante le ore diurne.
Lo si fa nella Luminous Lagoon, la laguna più grande e luminosa al mondo, un luogo dove le acque dolci del fiume incontrano quelle salate dell’oceano provocando questa inedita nonché eccezionale reazione che rende le increspature dell’acqua di un colore blu fluo. Solo questa incredibile avventura vale il viaggio.
Info utili
Nove ore di volo collegano l’Italia con la Giamaica. La compagnia aerea Neos Air viaggia una volta alla settimana (a dicembre due volte) con volo diretto dall’aeroporto di Milano Malpensa verso lo scalo internazionale di Montego Bay (all’andata fa un primo scalo nella Repubblica Dominicana).
Una volta giunti a destinazione, sarà necessario spostare le lancette dell’orologio indietro di sei ore. Il periodo migliore per andare in Giamaica va da novembre a maggio. Negli altri mesi inizia la stagione delle piogge, anche intense (un po’ meno sulla costa meridionale). Come tutta la zona dei Caraibi, tra agosto a ottobre possono verificarsi anche degli uragani.
FONTE : https://siviaggia.it/viaggi/viaggio-giamaica-tra-mille-sfumature-di-blu/418670/